Bomarzo, Palazzo Orsini, domenica 15 dicembre 2019, ore 15.30, presentazione del volume GLI ULTIMI RE DI ROMA, Gangemi editore

Bomarzo, Palazzo Orsini, domenica 15 dicembre 2019, ore 15.30, presentazione del volume GLI ULTIMI RE DI ROMA, Gangemi editore

Domenica 15 dicembre 2019, alle ore 15.30, presso Palazzo Orsini di Bomarzo, via Borghese 10, presentazione del volume Gli ultimi Re di Roma. La dinastia etrusca che governò la Città Eterna di Silvio Sposito, pubblicato per i tipi della Gangemi editore.

Quando il Passato può dirsi davvero passato? Anche da questa domanda e dalla relativa risposta trova la sua origine questo libro sui Re Tarquini di Roma. Ai fatti narrati da Tito Livio e Dionigi di Alicarnasso la voce narrante – il dotto bibliotecario imperiale Marco Quinzio Spurinna – aggiunge il motore occulto della Brama di Potere, simboleggiata dal Tesoro trasmesso da Demarato ai Tarquini. Una fitta trama di sogni rivelatori o profetici percorre l’intera storia e fa da tramite con il mondo iperuranio e ultrasensibile degli Dei e proprio in uno di questi messaggi Collatino vedrà l’origine della prossima Gloria – ma anche della futura Caduta di Roma – nel Tesoro reso maledetto dai crimini del Superbo e della folle moglie Tullia. Vale però anche il detto “E Pluribus Unum”: proprio dal travaglio del periodo regio nascerà – non più latino sabino o etrusco – il Civis Romanus, mentre come esito finale di questo antico processo di sincretismo culturale e globalizzazione mediterranea giungerà – dopo il tempo dei Re e della Res Publica – quello dell’Impero. Vi è quindi, al cuore di tutto, la centralità dell’Asylum e dell’accoglienza allo straniero, persino ai suoi Dei e alla sua religione – pur sempre con il costante e saggio limite della invalicabile sottomissione alla Legge dello Stato; vi è la questione del rapporto tra Potere Civile e Potere Religioso; vi è la relazione – misteriosa eppure vivissima – tra mondo degli uomini e mondo degli Dei; vi è la grande filosofia ellenica e l’affascinante “weltanshauung” del mondo arcaico. Gli Antichi invero ritenevano che al volgere di un Grande Anno – fatto di secoli o ere più che di giorni o ore – potessero ripetersi epocali eventi del Passato. Siamo forse ora alle soglie di un nuovo Grande Anno? Non sarebbe opportuno riflettere – e molto – sulle lezioni del Passato, anche di quello apparentemente più remoto? È dunque possibile, alla fine di tutto, affermare con certezza che il Passato dei Re Tarquini di Roma sia veramente passato?

intervengono
Sigfrido Hobel junior, Archeologo, Responsabile di Project Tuscia
Roberto Re, Scrittore, Responsabile di Piramide Etrusca

sarà presente l’autore

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