DALL’ASPROMONTE A PORTA PIA Inaugurazione della mostra il 24 febbraio a Scilla
DALL’ASPROMONTE A PORTA PIA Inaugurazione della mostra il 24 febbraio a Scilla
Giovedí 24 febbraio 2011, alle ore 17, presso il Castello Ruffo di Scilla (Reggio Calabria), verrà inaugurata la mostra “Dall’Aspromonte a Porta Pia. I Borbone, Pio IX e Garibaldi. Memorabilia dalle collezioni Carafa Jacobini, Ruffo di Calabria ed altre raccolte”, il catalogo – curato da Francesco Petrucci, Massimo Carafa Jacobini e Susanna Marra – è pubblicato per i tipi della Gangemi Editore.
La mostra celebra i 150 anni dell’Unità d’Italia, con un’angolazione originale rispetto agli eventi realizzati altrove. L’attenzione è qui rivolta dalla parte dei “vinti”, ad alcuni fra i protagonisti “in negativo”, nell’ottica risorgimentale, di quella congiuntura storica che portò alla caduta del regno borbonico, al declino del dominio temporale dei papi nello Stato Pontificio, con una serie di opere d’arte mai esposte al pubblico, tra dipinti, sculture e memorabilia, relative ai Borbone, Pio IX, Garibaldi, che venne ferito dai Piemontesi sull’Aspromonte, e alla più importante casata calabrese: i Ruffo di Calabria. Invece di soffermarsi esclusivamente sui fatti dell’epopea risorgimentale in un’ottica post-unitaria e sabauda, cioè dalla parte esclusiva dei vincitori, la mostra è focalizzata sui due principali stati della penisola che dopo secoli o addirittura millenni – nel caso della Chiesa -, si dissolsero tra il 1860 e il 1870, cioè il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio. È una mostra di opere d’arte, di preziosi e rari cimeli, dipinti, sculture, ma soprattutto memorabilia nel settore delle arti decorative, tra cammei e miniature, realizzati in tutte le tecniche, con tutti i materiali più preziosi e per raffinati oggetti d’uso, come spille, tabacchiere, medaglie e piatti, intarsiati e istoriati con i ritratti dei re e di Pio IX (l’ultimo papa-re), ma anche di Garibaldi e Vittorio Emanuele II. La cosa da rilevare è che si tratta di tutto materiale inedito, mai esposto e mai pubblicato, perché proveniente da collezioni private, come quella Carafa Jacobini, una delle più importanti collezioni privata in Italia sull’iconografia dei Borbone di Napoli e di papa Mastai Ferretti. Altra significativa presenza, particolarmente per la nostra provincia e per il luogo che ospita la mostra, è costituita da alcuni ritratti settecenteschi dei principi di Scilla, tra cui il capolavoro di Francesco De Mura raffigurante Guglielmo Ruffo, gentilmente concessi in prestito dal principe Fulco Ruffo di Calabria e che per la prima volta dopo duecento anni tornano nel luogo che li custodiva gelosamente sino ai primi dell’Ottocento. Sono poi esposte opere che riguardano Garibaldi, l’Eroe dei due mondi, vero protagonista ideale del Risorgimento e del processo unitario, tra cui la Battaglia del Volturno del pittore calabrese Cefaly, proveniente dalla Pinacoteca di Reggio Calabria. Chiude la mostra, accanto al grande dipinto di Cammarano con la ‘Presa di Porta Pia’, un inedito ‘Ritratto di Bambino in veste di Garibaldi’, che esprime tutto l’ottimismo e la speranza nei confronti del futuro della patria. Un messaggio sotto certi aspetti ancora attuale, soprattutto nei confronti di confuse idee separatiste recentemente riemerse. Una mostra quindi che è un contributo notevolissimo alla conoscenza nel campo storico-artistico, ma anche motivo di riflessione sul nostro presente. Non a caso il progetto, per la sua alta valenza culturale, è stato inserito nel programma delle Celebrazioni sui 150 anni dell’Unità d’Italia, approvato dall’apposito Comitato Nazionale presieduto da Giuliano Amato.
All’inaugurazione sarà presente, insieme ai curatori, il Presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Morabito.
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