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E’ disponibile in tutte le librerie il nuovo volume “Omaggio alla Bellezza”edito da Rai-Eri e Gangemi Editore per Fondazione CittàItalia, un dono a sostegno dell’arte, un’idea regalo per il Natale 2006

E’ disponibile in tutte le librerie il nuovo volume “Omaggio alla Bellezza”edito da Rai-Eri e Gangemi Editore per Fondazione CittàItalia, un dono a sostegno dell’arte, un’idea regalo per il Natale 2006

A seguito del successo editoriale ottenuto dai volumi Omaggio all’Arte (2004) ed Emozioni dall’Italia (2005), la Fondazione CittàItalia ha promosso, nel quadro delle “Giornate dell’Arte 2006”- III campagna di raccolta fondi da destinare al restauro dei beni culturali italiani, il volume, Omaggio alla Bellezza, edito da Rai-Eri e Gangemi Editore.

Un dono a sostegno dell’arte e un’idea regalo esclusiva per le prossime festività (l’edizione è a tiratura limitata). Il volume, infatti, è offerto dalla Fondazione a tutti coloro che donano 100,00 Euro a favore dei progetti di restauro.

Mentre negli anni precedenti erano state coinvolte personalità dello spettacolo, dello sport, del cinema, per questa nuova edizione sono stati interpellati 50 protagonisti del made in Italy – appartenenti ai settori della moda, dell’arte, del design, dell’architettura, dell’imprenditoria, dell’eno-grastronomia, della musica e della cultura – che hanno impegnato le loro risorse creative ed umane per “realizzare bellezza”, esportandola in tutto il mondo.

Omaggio alla Bellezza scruta nelle loro emozioni, nei ricordi legati a un’opera o a un monumento a loro caro che spesso ha ispirato e guidato la loro attività professionale. Tra le testimonianze contenute nel volume si possono citare quelle del designer Giorgetto Giugiaro, che ha scelto Concetto Spaziale (New York, 1962) di Lucio Fontana «(…) per la capacità dell’autore di attuare un recupero di arte istintiva primordiale, un avvicinamento all’espressione massima dell’essenzialità, capace di trasmettere emozioni grazie al materiale, alla luce, ai riflessi, alle macchie, agli anfratti»§ dell’architetto Vittorio Gregotti, che sceglie l’edificio dell’asilo infantile Sant’Elia (1936-’37) a Como dell’architetto Giuseppe Terragni «(…) le cui qualità spaziali e l’intelligenza dei suoi dettagli fu ciò che mi convinse a diventare architetto»§ di Beatrice Trussardi che propone Palazzo Trussardi Marino alla Scala a Milano «(…) allo stesso tempo incarnazione della mia idea personale di cultura e raccolta dei miei ricordi più belli, (…) un incontro ideale tra la mia vita privata e quella professionale»§ di Andrea Illy che afferma «(…) la bellezza si mostra al suo massimo quando l’opera dell’uomo si sposa con la magia della natura.. E’ il caso di luoghi come San Gimignano»§ solo per citare alcuni degli autori (in allegato l’elenco completo).

E Giuseppe De Rita, Presidente della Fondazione CittàItalia, a proposito della diversità delle esperienze estetiche commenta: «Nessuno al mondo oggi si avventurerebbe nel compito di definire la bellezza, magari riprendendo l’esercizio, caro alla mia generazione, di girare intorno all’incipit dell’Estetica di Croce. Tutti siamo consapevoli che possiamo avere, singolarmente, l’esperienza del bello ma che è impossibile fare elaborazione e sintesi di quell’esperienza: si resta sulla centralità dell’esperienza, come aveva intuito sei decenni fa Massimo Mila nel suo straordinario “L’esperienza musicale e l’estetica”. Ed ogni esperienza, si sa, è diversa».

Omaggio alla Bellezza intende inoltre amplificare il messaggio promosso dalla Fondazione CittàItalia: «La bellezza salverà il mondo», come recita il pay-off, tratto da L’Idiota di Fedor Dostoevskij che accompagna le attività di CittàItalia sin dalla sua nascita, avvenuta nel 2003, «Nella nostra vita quotidiana – dichiara Ledo Prato, segretario generale della Fondazione CittàItalia – intorno a noi, oggi come ieri, c’è un vero e proprio conflitto fra il brutto e il bello. E non sempre,

purtroppo, la bellezza ha il sopravvento. Anzi. Per questo non dobbiamo smettere di difenderla, coltivarla, accudirla, proporla, non solo negli oggetti, nell’ambiente che ci circonda, ma nelle nostre relazioni. Perché la Bellezza genera tolleranza, piacere, amore per la vita, rispetto reciproco, disponibilità alla comune comprensione, felicità. Collega il passato ed il presente al futuro».

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