EMANUELE PATERNÒ DI SESSA. DALL’ESILIO ALLA FAMA SCIENTIFICA Presentazione del volume, giovedì 12 aprile 2018, ore 17.00, Sala Mostre e Convegni Gangemi editore, Roma
EMANUELE PATERNÒ DI SESSA. DALL’ESILIO ALLA FAMA SCIENTIFICA Presentazione del volume, giovedì 12 aprile 2018, ore 17.00, Sala Mostre e Convegni Gangemi editore, Roma
Giovedì 12 aprile 2018, alle ore 17.00, presso la Sala Mostre e Convegni Gangemi editore di Roma, via Giulia 142, presentazione del volume Emanuele Paternò di Sessa. Dall’esilio alla fama scientifica a cura di Monica de Condé Paternò di Sessa e Olivella Paternò di Sessa, pubblicato per i tipi della Gangemi editore.
Sono pubblicate qui per la prima volta le Memorie inedite del Marchese Emanuele Paternò di Sessa, Scienziato e Patriota. Il più grande Chimico italiano della sua generazione; Senatore e Vice-Presidente del Senato del Regno per 25 anni. Nato nel 1847, vissuto oltre 10 anni in esilio, dopo la rivoluzione del 1848 a Palermo; divenuto in seguito, grazie ad una volontà eccezionale, Professore di Università a soli 22 anni, è il testimone privilegiato di un periodo particolarmente intenso, che ha visto l’Italia passare dalle Guerre di Indipendenza all’Unità. Il Professore Emanuele Oliveri, nel Discorso commemorativo davanti all’Accademia Peloritana, disse: «Noi suoi vecchi discepoli, fin da ora facciamo voti che nel centenario della nascita le ceneri di Emanuele Paternò siano composte nel Pantheon di San Domenico in Palermo.»
Emanuele Paternò di Sessa, nato il 12 dicembre 1847 a Palermo in seno ad un’illustre e antica casata siciliana, il Marchese Emanuele Paternò di Sessa, all’età di tre anni, dovette seguire i genitori in esilio, dopo la Rivoluzione siciliana del 1848. In seguito alla Spedizione dei Mille, a 12 anni torna a Palermo dove, dopo undici anni di studi, elementari, secondari, e superiori, diviene a 20 anni l’assistente universitario del famoso professore Cannizzaro nel suo laboratorio di chimica. Nel 1869, fa una scoperta essenziale, descrivendo, primo nel mondo, l’isomeria. A 23 anni succede a Cannizzaro, nella cattedra di Chimica a Palermo: poi, Magnifico Rettore dell’Università di Palermo. Dal 1892 al 1923 occupa a Roma la Cattedra che fu di Cannizzaro. Intraprende inoltre la carriera politica, prima nella sua isola, come Sindaco di Palermo, poi Presidente della Provincia regionale di Palermo. Nominato Senatore del Regno nel 1890, fu Vice-presidente del Senato dal 1904 al 1919. Ebbe un ruolo preponderante durante la grande guerra come Presidente della Commissione dei gas. Morí nel 1935 a Palermo, dove si era ritirato.
introduce
Antonio Di Meo, Storico della Scienza e della Cultura
intervengono
Emilia Chiancone, Presidente dell’Accademia delle scienze detta dei XL
Angela Agostiano, Presidente della Società Chimica Italiana
Riccardo Paternò di Montecupo, Professore di Economia Internazionale
saranno presenti le curatrici
Monica e Olivella Paternò di Sessa
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