Il 17 marzo, alle ore 16,00, presso la Sala del Carroccio in Campidoglio, si terrà la presentazione del libro
Il 17 marzo, alle ore 16,00, presso la Sala del Carroccio in Campidoglio, si terrà la presentazione del libro
Presentazione del libro “Campagne urbane. Paesaggi in trasformazione nell’area romana” di Anna Laura Palazzo.
L’evento avrà luogo presso la Sala del Carroccio in Campidoglio.
Ne discutono:
– Ivana Della Portella – Presidente Commissione Consiliare Ambiente Comune di Roma
– Ruggero Martines- Soprintendente Regionale Beni Culturali e Paesaggistici del Molise
– Franco Salvatori – Responsabile Società Geografica Italiana
– Alfonso Pascale – Presidente Rete Fattorie Sociali
Coordina il dibattito Giuseppe Imbesi – Ordinario Urbanistica presso la Facoltà di Ingegneria Università “La Sapienza”
Il volume raccoglie i risultati di una ricerca che ha indagato la condizione di campagna urbana nel territorio di Roma e dei comuni contermini le cui sorti appaiono fortemente condizionate dalla presenza della metropoli. La ricerca si è cimentata con le diverse percezioni del territorio aperto nell’arco del secolo appena trascorso, soffermandosi su alcuni passaggi dell’evoluzione urbana e sulle retoriche che di volta in volta ne hanno sostenuto principi e modelli insediativi. L’excursus storico evidenzia il progressivo incrinarsi delle prospettive istituzionali e disciplinari di un univoco limite tra città e campagna affidato ad una possente cerchiatura infrastrutturale, limite peraltro negato ab origine da dispositivi di regolazione degli incrementi edilizi fuori piano a vario titolo emanati. Il volume scandisce per periodizzazioni, dominanti tematiche ed episodi significativi le fasi della progressiva smaterializzazione del margine tra città e campagna, anche con l’impiego di strumenti analitici che fanno uso di immagini satellitari a media risoluzione, del tutto inediti nell’area romana. Sono inoltre evidenziati, con riferimento a casi di studio rilevanti, i meccanismi di inglobamento e cancellazione dei pattern rurali, e segnalate varie forme di discontinuità urbana, in una lettura per “generazioni” delle dinamiche di espansione, entro e tra le maglie del costruito, che invita a riformulare l’opposizione chiuso-aperto nei termini di compatto-disperso. La prospettiva da cui indagare la campagna urbana viene successivamente ricondotta ai riferimenti istituzionali ed ai dispositivi tecnico-disciplinari che fanno da sfondo ad esperienze mature di trattamento del territorio aperto, comunali che di area vasta, che pongono in chiave problematica la risignificazione dello spazio periurbano ed extraurbano di fronte a diversificate domande di paesaggio. Infine, con riferimento alle politiche e pratiche in corso, il lavoro tenta di riposizionare i principali interrogativi legati ai temi della sostenibilità. L’economia dell’Agro deve dimostrare una capacità competitiva con altre destinazioni dei suoli e con le rendite di attesa generate dalla macchina urbana che pongono a dura prova le forme tradizionali di regolamentazione. Si tratta di far sí che lo spazio agricolo e forestale, da sempre trascurato dalle politiche pubbliche, entri realmente nella categoria delle “infrastrutture pubbliche di natura”.
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