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Il SALONE DI MAGGIO del Complesso del Vittoriano diventa un SALONE DI PRIMAVERA, il catalogo della mostra, della Gangemi Editore, é disponibile in tutte le librerie

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Il SALONE DI MAGGIO del Complesso del Vittoriano diventa un SALONE DI PRIMAVERA, dedicato alla primavera in un’esposizione d’arte moderna e contemporanea affidata da Comunicare Organizzando all’Associazione Romana d’Arte Moderna, nell’ambito della Festa di Primavera patrocinata della Provincia di RomaIl tema di questo Salone, SEGNALI DI PRIMAVERA, è stato più condizionante di quanto non lo siano stati quelli delle scorse edizioni: LA NATURA E L’UOMO nel 2004 e ROMA: LUOGHI E COLORI nel 2005, anche se all’apparenza più facile. Sono presentate 37 opere, olii, acrilici ed altre tecniche, con alcune sculture, di artisti in gran parte storicizzati, nomi classici del Novecento italiano, cui sono stati affiancati nomi di artisti oggi operanti, con un nutrito curriculum di mostre in Italia e all’estero, che in parte hanno espressamente lavorato per questa occasione. Il tentativo di coinvolgere in maggior numero artisti giovani, rappresentanti delle leve emergenti, è stato abbandonato in quanto il tema non è tra quelli più congeniali alle nuove generazioni, impegnate più sul versante ideologico e concettuale che su quello estetico, e meno interessate alla rappresentazione di quei segnali di primavera che non possono in arte essere trasmessi prescindendo dal culto dell’armonia e dal rispetto di una tradizione del “bello” tra l’altro tipicamente italiana. Sarebbe stato facile ricorrere a composizioni astratte od informali dominate dagli azzurri e dai colori pastello che si identificano facilmente con l’idea della primavera, ma si è invece preferito scegliere opere, evidentemente di impianto figurativo, che a quei segnali facciano espresso riferimento, evitando ad ogni modo una sequela di fiori e frutta di stagione ed allargando la tematica a paesaggi ed altri soggetti attinenti al progetto della mostra.

E’ sufficiente scorrere l’elenco delle opere esposte per rendersi conto di quanto sia varia la scelta effettuata, non solo per le diverse tendenze artistiche rappresentate, dalla metafisica dechirichiana al classicismo di De Pisis e di Gentilini, dalla pop art di Tano Festa al concettuale di Bruno Conte e Piero Gilardi, ma anche per i mezzi di espressione utilizzati, dalla pittura all’acquarello e all’arazzo, dalla scultura al pastello e al poliuretano, e per le generazioni rappresentate, da un Carlo Erba del 1912 ad un Prampolini del 1940, da un Guccione del 1962 ad un Giuseppe Modica del 2006, per non citare che alcuni nomi. Alcuni artisti che hanno già partecipato ai Saloni degli scorsi anni, Mario Padovan e Sinisca, con opere pittoriche, rappresentano nell’edizionde 2006 un medium diverso, la scultura.

Le opere sono state recuperate grazie alle gallerie romane dell’Associazione ed il risultato è frutto di un lavoro di collaborazione, ragione questa per cui il ringraziamento è esteso a tutte le gallerie A.R.G.A.M. senza identificare tra queste i soggetti prestatori.

Il Salone 2006 è di più piccole dimensioni, anche per rispondere alle possibilità reali di ricezione degli spazi messi a disposizione, e di più piccolo formato, se paragonate a quelle degli scorsi anni, sono le opere esposte, la maggior parte delle quali è firmata da artisti che non usavano ricorrere al grande formato per colpire l’attenzione dei fruitori – opere che contribuiscono a creare un alone di preziosità e un’atmosfera di intimità all’intera esposizione.

La mostra si terrà dal 4 al 23 Aprile presso la Sala Giubileo del Complesso del Vittoriano

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