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INAUGURAZIONE SALA MOSTRE & CONVEGNI GANGEMI EDITORE IN VIA GIULIA 142 con la mostra PAOLO PORTOGHESI PER ROMA giovedí 11 novembre ore 18

INAUGURAZIONE SALA MOSTRE & CONVEGNI GANGEMI EDITORE IN VIA GIULIA 142 con la mostra PAOLO PORTOGHESI PER ROMA giovedí 11 novembre ore 18

La Gangemi Editore inaugura la sala mostre e convegni in Via Giulia 142 – 142a giovedí 11 novembre 2010 alle ore 18 con la mostra “Paolo Portoghesi per Roma” progetti, idee e disegni di uno dei protagonisti dell’architettura contemporanea a cura di Maria Ercadi e Mario Pisani.

La mostra, voluta da Giuseppe Gangemi individua come centro ispiratore del lavoro di Portoghesi Roma, città amata e studiata, indicata, nelle sue parti migliori, come insuperabile modello di qualità urbana, come esempio di equilibrio trai toni alti dell’edilizia monumentale e i toni misurati e cordiali della città quotidiana.

Portoghesi è nato a Roma, nel 1931, a via Monterone e la sua famiglia, di artigiani, di tecnici, di librai, di artisti è romana da secoli. Nelle Taxae viarum dell’Archivio di Stato è ricordata alla fine del Cinquecento una vigna «del signor Francesco Portoghesi a strada Feratina» (oggi via Frattina).
Al modello romano si ispira la teoria – che Portoghesi ha messo a punto – del «linguaggio dei luoghi», secondo cui ogni luogo, paesaggio, città o architettura, possiede delle invarianti naturali e artificiali che, nel loro insieme e nella loro ricorrenza, formano una identità inconfondibile. Al modello romano si ricollega la necessità di una architettura radicata e quindi la revisione del moderno degradato come linguaggio senza storia, nato per partenogenesi e non per riproduzione biologica.
A Roma infine si ispira quella che Portoghesi chiama «la poetica dell’ascolto»: la tendenza a far scaturire la progettazione del nuovo da una corrente di simpatia per ciò che già esiste e con cui la nuova architettura dovrà entrare in colloquio.
Dopo un lavoro di scavo, volto a recuperare e rinnovare alcuni metodi per plasmare lo spazio che fu di Borromini e dei grandi architetti barocchi della linea borrominiana, Portoghesi persegue la ricerca di una architettura comprensibile, che agisca sull’osservatore come un messaggio di rinnovato equilibrio tra passato e futuro puntando sulla memoria, ma anche sulla definizione di un nuovo immaginario, quello della società della informazione: una società in cui il tempo libero, lo studio e la conservazione delle tracce della storia, la contemplazione, la ricerca dell’equilibrio ambientale, diventano, insieme, caratteri dello spirito del tempo e mezzi per assicurare la sopravvivenza della civiltà.
L’opera più nota di Portoghesi è la Moschea di Roma (1974 – 1995), ma sue opere significative si trovano in quasi tutte le regioni italiane, da Alessandria a Milano a Treviso, dove ha progettato il restauro di un quartiere, a Pistoia e Lucca, che ospitano le sue prime opere, a Rimini, dove ha creato la piazza dedicata a Leon Battista Alberti, a Senigallia, dove sta realizzando un grande complesso residenziale e una piazza pubblica, a L’Aquila dove la sua Accademia di Belle Arti ha resistito senza il minimo danno alla furia del terremoto, a Catanzaro dove ha costruito ex novo uno dei pochi teatri d’Opera del dopoguerra, a Poggioreale in Sicilia dove ha realizzato la piazza Civica e una piscina coperta. Numerose le opere di carattere religioso come la Chiesa della Sacra Famiglia a Salerno, la cappella della cattedrale di Alcamo, la chiesa di Santa Maria della Pace a Terni, la chiesa di San Francesco a Castellaneta (in costruzione), il restauro del Convento delle Suore Maestre di Santa Dorotea e la cappella dell’ospedale a Vicenza, il Cimitero di Cesena e la chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano a Calcata, dove Portoghesi vive dal 1999.
All’estero Portoghesi ha progettato la reggia di Re Hussein di Giordania, una torre a Shanghay, il Giardino di Montpellier ed ha realizato il Grand Hotel e il circolo degli ufficiali a Khartoum, un centro congressi ed albergo in Nigeria, una piazza a Pirmasens in Germania, una piscina a Marbella e la Grande Moschea di Strasburgo che verrà inaugurata nel 2011.
Negli ultimi anni ha realizzato nel Parco Talenti, un complesso residenziale che comprende una strada e una grande piazza in cui ha potuto realizzare la sua idea di un habitat moderno in continuità con la città storica, ispirandosi al modello della piazza Sant’Ignazio.
Portoghesi ha iniziato la sua attività didattica nel 1959 ed ha insegnato Storia dell’Architettura fino al 1995 e Composizione architettonica fino al 2007. Attualmente, come professore emerito, insegna Geoarchitettura, una materia nuova che vuol preparare i giovani alla sfida del futuro per ridurre il conflitto tra la civiltà tecnologica e la natura.

Gli editori Gangemi con la sede in Via Giulia oltre a testimoniare i quasi 50 anni di attività con un catalogo storico di oltre 5000 titoli e 20 periodici vogliono offrire al mondo della ricerca uno strumento di dibattito ed elaborazioni di idee, studi, progetti e ricerche sul mondo del sapere e sulla sua divulgazione.

Con l’occasione i maestri Virginia e Bruno Battisti D’Amario eseguiranno una fantasia di loro composizione dedicata a Roma e scritta per questo evento.

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