La tv fa da maestra. Recensione a “Media arabi e cultura nel Mediterraneo” di Sandro Magister «L’Espresso»

La tv fa da maestra. Recensione a “Media arabi e cultura nel Mediterraneo” di Sandro Magister «L’Espresso»

Mentre in Occidente e ai vertici della Chiesa cattolica si discetta sulla possibile evoluzione democratica dell’islam, che cosa accade dentro il mondo musulmano? Quale immagine hanno gli islamici dell’Occidente? Come lo guardano? Una risposta di grande interesse a questa domanda è data da una ricerca condotta recentemente sui programmi trasmessi dalle reti tv dei paesi arabi.

La ricerca, molto approfondita, è stata coordinata da Donatella Della Ratta con la collaborazione di Roberta Nunnari e Naman Tarcha. I risultati sono in un volume pubblicato in Italia da Gangemi Editore, col titolo: “Media arabi e cultura nel Mediterraneo” […]

Dei circa cinquecento canali televisivi arabi ora indagati da Donatella Della Ratta e collaboratori, i più liberi da controlli statali sono quelli libanesi, captati in molti altri paesi. In essi c’è di tutto: dai programmi ferocemente avversi a Stati Uniti e Israele di Al Manar, l’emittente di Hezbollah, ai reality show di LBC, la prima rete araba a mandare in onda programmi tipo “Star Academy”, “Survivor” e “La Fattoria”.
Il prototipo mondiale dei reality show, il “Grande Fratello”, messo in onda qualche anno fa su un canale del Bahrein, è stato cancellato dopo la prima puntata, travolto dalle proteste. Ma gli altri reality hanno incontrato un crescente successo. Con inaspettati riflessi politici.

Dalla recensione di Sandro Magister consultabile al seguente indirizzo:
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1339523

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