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Lunedí 11 Giugno, presso lo Studio d’Arte Campaiola, inaugurazione della mostra di Giovanna Picciau “Tramonti in città. Opere 1968-2006”

Lunedí 11 Giugno, presso lo Studio d’Arte Campaiola, inaugurazione della mostra di Giovanna Picciau “Tramonti in città. Opere 1968-2006”

Lunedí 11 Giugno alle 18.00, presso lo Studio d’Arte Campaiola (Via Margutta, 28/29 – Roma)

inaugurazione della mostra di Giovanna Picciau “Tramonti in città. Opere 1968-2006”

Artista romana di formazione complessa (ha infatti vissuto tra Torino, Londra, Parigi e Roma), Giovanna Picciau ha iniziato a dipingere nei primi anni ’70, lavorando su una pittura estremamente analitica con riferimenti diretti alla realtà, attraversata da una vena bizzarra e surreale altrettanto significativa.

Soggetti privilegiati sono scene d’interno, gruppi di personaggi, coppie, ambienti domestici. La sua carriera artistica comincia a Torino nel 1968. Erano anni di forte influenza Pop e infatti la Picciau, trasferitasi a Londra, utilizza stilemi e linguaggi della figurazione d’oltremanica, come scriveva Luigi Carluccio, riveduti e corretti da una sensibilità ironica tipicamente italiana e femminile. Nel 1975 si stabilisce a Roma.

Dal 1986 al ’90 collabora con la Galleria Liliane François di Parigi con la quale realizza diverse mostre personali con testi critici di Pierre Restany e partecipa a numerose collettive in Francia e in Svizzera.

Dopo la grande rassegna a Palazzo Ruspoli (Roma, 1993) e una serie di significative personali (Paolo Tonin – Torino, 1995§ Banchi Nuovi – Roma, 1998, 1999, 2002), nel 1996 vince il Premio Trevi Flash Art Museum.

Nel 2004 pubblica con la Gangemi Editore una monografia accompagnata da un testo di Luca Beatrice, il critico che più ne ha seguito in questi anni l’itinerario pittorico. Le circa 40 opere presentate in questa mostra sono in parte quadri mai esposti degli anni torinesi 1968-1969 ed altri che appartengono a periodi successivi fino ad arrivare al momento attuale, dove si accentua la componente ironica e sarcastica con una tavolozza di vivaci cromatismi. A conferma del fatto che non sempre l’anagrafe è sufficiente discrimine critico, la pittura di Giovanna Picciau ha tratti di modernità incisiva che solo oggi, con una lettura proiettata verso il mondo e i linguaggi esterni dell’arte, si riesce a cogliere nella sua completezza. La mostra è accompagnata da una nota critica di Luca Beatrice, da una riflessione di Giampaolo Pansa sulla vita dell’artista e sulle sue opere e da una presentazione di Emiliano Campaiola, il curatore della mostra.

Orari:

– lunedí 16.00-19.30

– Martedí / Sabato 10.00-13.00 16.00-19.30

La mostra resterà aperta fino al 28 Giugno

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