MIKHAIL KOULAKOV. La spiritualità del segno Inaugurazione della mostra il 9 marzo ore 18 a Roma – Museo Hendrik Christian Andersen
MIKHAIL KOULAKOV. La spiritualità del segno Inaugurazione della mostra il 9 marzo ore 18 a Roma – Museo Hendrik Christian Andersen
In occasione dell’Anno della Cultura e della lingua italiana in Russia e della Cultura e della lingua russa in Italia, la Soprintendenza alla Galleria nazionale di arte moderna e contemporanea, con la collaborazione della Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee, organizza presso il Museo H. C. Andersen una personale del pittore Mikhail Koulakov (Mosca 1933) il cui catalogo, a cura di Matilde Amaturo, è pubblicato per i tipi della Gangemi Editore, con introduzione di Maria Vittoria Marini Clarelli e testo critico di Enzo Bilardello.
La mostra e il catalogo ne ricostruiscono il percorso artistico a partire dalla produzione degli anni Sessanta in Russia per poi analizzare quella successiva al suo trasferimento in Italia nel 1976, ponendo in evidenza lo stretto legame esistente tra l’opera di Koulakov e la sua attività nell’ambiente artistico e culturale italiano.
L’esposizione di oltre 50 opere, tra disegni, collage, dipinti, oggetti ed una installazione, si articola in vari momenti. Del periodo russo sono presentati dodici disegni tratti dal ciclo Guerra per la pace del 1960 e sei dalla Divina Commedia, del 1964. Segue il periodo italiano con diversi cicli, alcuni ispirati alla terra umbra dove risiede, Sorella luna, fratello sole (omaggio alla spiritualità di San Francesco d’Assisi) del 2008 e Soffioni del 2009, altri a viaggi e luoghi arcaici, Alhambra del 2008 e Delphos del 2010, altri ancora alla metafisica taoista come Via Stellare del 1999 e Tre stati della materia del 2010.
Mikhail Koulakov nasce a Mosca l’8 gennaio 1933 e si laurea in scenografia all’Istituto delle Arti Teatrali di Leningrado con il pittore e regista Nikolai Akimov. Illustra le opere degli amici poeti e scrittori per la casa editrice Lenisdat e lavora per vari teatri dell’ex-Urss. Dopo un periodo di attività operata in semiclandestinità nei circoli non conformisti russi, nel 1976 si trasferisce in Italia e comincia ad esporre con mostre significative sia in Italia che in varie città europee e statunitensi. A partire dalla perestroika ha potuto esporre anche nei più importanti musei della sua patria d’origine con una serie di grandi antologiche. Attualmente vive e lavora in Umbria.
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