Presentazione dei volumi SILLABE INDIPENDENTI e UN QUADERNO DI VOCI, Venezia, mercoledì 26 marzo, ore 17.30, presso l’Ateneo Veneto

Presentazione dei volumi SILLABE INDIPENDENTI e UN QUADERNO DI VOCI, Venezia, mercoledì 26 marzo, ore 17.30, presso l’Ateneo Veneto

Mercoledì 26 marzo, alle ore 17.30, presso l’Ateneo Veneto, Sala Tommaseo, Campo San Fantin 1897,presentazione dei volumi Sillabe indipendenti e Un quaderno di voci di Giulio Ghirardi, pubblicato per i tipi della Gangemi editore.

SILLABE INDIPENDENTI: Gott, Tod, Pont, Mer… monosillabi, parole grandi, essenziali dalle quali dipende il mistero del nostro essere, del nostro finire… colpi di gong, rulli di timpano che scuotono la coscienza spesso inibita dal mausoleo delle espressioni ingombranti o superflue… 

Il primo verso è un richiamo che l’autore trasmette con la semplicità di un esempio al quale seguiranno altri esempi presi in prestito dalla natura, strettamente legata ai linguaggi che ci permettono di essere poeti, uomini di scienza, uomini della strada o eremiti che dialogano col deserto, convinti che, fin che vive il pensiero, non esiste il deserto delle parole, caro ai profeti di certe avanguardie, sedotti dal brivido delle teorie. I numeri stessi (che sostituiscono i titoli) sono un elogio alla sintesi, al piacere di essere brevi senza essere squallidi o vuoti di idee. Il poeta aspira all’indipendenza spesso umiliata dall’arroganza della retorica: la cerca, spesso la trova con la casualità dell’istinto.

UN QUADERNO DI VOCI: Nel quaderno sono raccolti i colloqui più stimolanti che l’autore ha intrecciato, a cavallo dei secoli, con alcuni personaggi dell’arte, della poesia, della critica interdisciplinare. La sincerità è un chiodo fisso dell’autore. La sincerità, secondo Ghirardi, è l’unico strumento valido per captare gli umori e i rumori delle voci singole o delle masse corali – alias mode o correnti – alle quali le voci appartengono o sono appartenute. La sincerità non è sempre premiata in quanto gli atteggiamenti legati alla fama non permettono al personaggio di proiettare se stesso al di fuori dell’ufficialità anche se l’intervista, scritta o trascritta, è un episodio provvisorio, legato al momento e alle scale mobili della cultura che non sta mai ferma, nel bene e nel male. Cosí vuole la vita, anzi la storia

Introduce Edoardo Pittalis, giornalista, scrittore ed editorialista de Il Gazzettino; presenta Alberto Zava, docente di Letteratura Italiana Contemporanea, Università Ca’ Foscari di Venezia; interviene Alessandro Paglia, Presidente U.C.A.I. di Venezia.

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