RACCOLTI I I DOCUMENTI PIU’ RARI DELL’ETA’ DELL’INQUISIZIONE. RARI E PREZIOSI PRESENTAZIONE A ROMA GIOVEDI’ 10 DICEMBRE (Adnkronos 7 dic)

RACCOLTI I I DOCUMENTI PIU’ RARI DELL’ETA’ DELL’INQUISIZIONE. RARI E PREZIOSI PRESENTAZIONE A ROMA GIOVEDI’ 10 DICEMBRE (Adnkronos 7 dic)

Roma, 7 dic. – (Adnkronos) – Proporre una ricca selezione di documenti dell’Archivio dell’Inquisizione Romana. Questo l’obiettivo del volume ”Rari e Preziosi. Documenti dell’età moderna e contemporanea negli archivi del Sant’Uffizio” curato da Alejandro Cifres e Marco Pizzo, pubblicato per i tipi della Gangemi Editore (pp. 208 euro 38) che verra’ presentato giovedí prossimo alle 17, nella Sala Conferenze del Complesso del Vittoriano. Alla presentazione parteciperanno Francesco Giro, Sottosegretario del Ministero dei Beni e delle attività Culturali§ Marina Caffiero, Università degli studi di Roma ”La Sapienza”§ Massimo Firpo, Università degli studi di Torino§ il Cardinale William J. Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Nel 1998 venivano aperti agli studiosi gli archivi del Sant’Uffizio e nel febbraio 2008, il Museo Centrale del Risorgimento di Roma inaugurò la mostra documentaria ”Rari e preziosi. Documenti dell’età moderna e contemporanea dagli archivi del Sant’Uffizio”.

LIBRI: RACCOLTI I I DOCUMENTI PIU’ RARI DELL’ETA’ DELL’INQUISIZIONE
(Adnkronos) – Ideata e curata da Marco Pizzo vicedirettore del Museo del Risorgimento e Alejandro Cifres direttore dell’Archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede, con l’obiettivo di offrire uno specchio dell’ambiente religioso, culturale, artistico, letterario e politico in cui si è sviluppata l’attività del Sant’Uffizio durante l’età moderna e contemporanea. Una mostra che, dunque, oggi, a distanza di quasi due anni, viene presentata nel libro che propone le ricerche archivistiche più aggiornate. ”Si è voluto partire – ha scritto Alejandro Cifres nella prefazione – dalla più recente attività di ricerca archivistica e storiografica riguardante l’Istituzione, svolta negli ultimi dieci anni, per trovare il giusto punto di vista dal quale impostare un’immagine che rispecchiasse il più possibile, al di là dei soliti luoghi comuni, ciò che è stato l’operato del Sant’Uffizio, il suo riflesso e la sua influenza nelle società con le quali ha dovuto interagire lungo i secoli”.

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