RAI 3, programma Mediterraneo, domenica 25 gennaio, ore 12.25, presentazione del volume LA CANZONE DEL MARE – THE SONG OF THE SEA. Gangemi editore

RAI 3, programma Mediterraneo, domenica 25 gennaio, ore 12.25, presentazione del volume LA CANZONE DEL MARE – THE SONG OF THE SEA. Gangemi editore

Domenica 25 gennaio 2015, alle ore 12.25, all’interno del programma Mediterraneo su RAI 3, presentazione del libro La canzone del mare – The song of the sea. Fruits of Sicily. Il mare è arte di Daniela Troina Magrí, pubblicato per i tipi della Gangemi editore.

Guardando le immagini delle opere di Daniela che costituiscono l’anima del libro “La canzone del mare – Fruits of Sicily” ho provato quella stessa emozione, ho sentito forte quello stesso spirito pionieristico che mi ha portato sin dagli anni ’50 a viaggiare per il mondo … (Folco Quilici) Looking at the images of Daniela’s works which constitute the soul and spirit of the book “The song of the sea – Fruits of Sicily” I felt that same emotion, I strongly felt the same pioneering spirit that, since the ’50s, brought me to travel the world … (Folco Quilici) Attraverso coloratissime immagini che riempiono gli occhi di gioia e ottimismo, il lettore comprende anche il significato di arte astratta mentre è accompagnato nel viaggio emozionante verso la libertà che ben conosce chi ama profondamente il mare. (Lilia Correnti) Through colourful images that bring joy and optimism, the reader understands the meaning of abstract art while he/she is accompanied in an exciting journey towards freedom, the same freedom that is well known to all the people who deeply love the sea. (Lilia Correnti) “… avere il mare – il Mediterraneo – è molto. Come un tozzo di pane per chi ha fame”. Le parole appassionate di Jean-Claude Izzo possono essere il commento finale all’opera di Daniela Troina Magrí … (Clara Rech) “… having the sea – the Mediterranean – is a lot. As a loaf of bread for those who are hungry”. Jean-Claude Izzo’s passionate words may be the final comment to Daniela’s work … (Clara Rech)

Tra rigore scientifico e una scrittura comunicativa, a volte ironica e amara, si svolge in queste pagine l’appassionante storia della nascita e del declino di un museo e dei suoi ‘tesori’, sconosciuti ai più. Un museo che si propone come metafora patriottica di un periodo della storia d’Italia scomodo e pieno di contraddizioni, ma proprio per questo degno di essere indagato in ogni suo aspetto, perché soltanto in questo modo si possono aprire sentieri di ricerca alternativi, come quelli che si prospettano in questo libro.

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