Roma, Annamarracontemporanea, mercoledì 2 aprile, ore 18.30, inaugurazione della mostra EMANUELA FIORELLI. L’ORIZZONTE DEGLI EVENTI catalogo Gangemi editore
Roma, Annamarracontemporanea, mercoledì 2 aprile, ore 18.30, inaugurazione della mostra EMANUELA FIORELLI. L’ORIZZONTE DEGLI EVENTI catalogo Gangemi editore
Mercoledì 2 aprile 2014, alle ore 18.30, presso la galleria Annamarracontemporanea di Roma, via Sant’Angelo in pescheria 32, inaugurazione della mostra Emanuela Fiorelli. L’orizzonte degli eventi catalogo Gangemi editore.
Mostra aperta al pubblico dal 2 aprile al 24 maggio 2014
Nelle opere realizzate per la mostra da Anna Marra Contemporanea il linguaggio della Fiorelli è cambiato.
L’estremo rigore formale che da sempre contraddistingue le sue sculture è entrato in crisi. Il filo di cotone si allenta e si flette su se stesso fino a perdere la tensione strutturale e la facoltà ordinatrice: le geometrie ortogonali collassano e si contorcono, i piani paralleli vacillano e interferiscono, le ampie campiture nere avanzano sulle superfici anando la corretta percezione della profondità e cancellando l’architettura del segno. La scultrice segue con destrezza l’inconsueto impulso creativo, costruisce trame complesse e vorticose, consapevole di arrivare a un punto di non ritorno – l’orizzonte degli eventi, appunto – oltre il quale ordine e disordine si fonderanno insieme nell’unità dell’opera. E sarà per lei un nuovo inizio, un ulteriore passo avanti nel suo modo di intendere la scultura. Gli esiti attuali della ricerca mostrano una Fiorelli più introspettiva, quasi malinconica, inquieta ma fiduciosa nel futuro del suo lavoro. Trasmette emotività al plexiglass, infonde espressività alla trama dei fili, elude la prospettiva alla vista. L’ordine del calcolo geometrico si piega all’impulsività dell’animo umano, che manifesta se stesso in andamenti vorticosi, cancellazioni di colore nero e disambiguità percettive. La mano di Emanuela si lascia guidare dal suo stato d’animo, segue l’indole e si libera dall’eccesso di ordine, intesse trame veloci più spontanee e irruente. La trasgressività del non-canonico rinvigorisce quella perfezione cristallizzata, spesso fredda e distaccata, di molti lavori precedenti. Sembra quasi che la Fiorelli stia riprendendo in mano il filo della sua vita.
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