Roma, Circolo degli Esteri, lunedì 18 febbraio 2020, ore 18.30, presentazione del volume AMBASCIATORE E GENTILUOMO, Gangemi editore

Roma, Circolo degli Esteri, lunedì 18 febbraio 2020, ore 18.30, presentazione del volume AMBASCIATORE E GENTILUOMO, Gangemi editore

Lunedì 18 febbraio 2020, alle ore 18.30, presso il Circolo degli Esteri, Lungotevere dell’Acqua Acetosa 42, Roma, presentazione del volume Ambasciatore e Gentiluomo…diplomatici in rosse catene 1944-1950 di Ugo G. de Mohr, pubblicato per i tipi della Gangemi editore.

Già vicino a Gobetti, nell’immediato dopoguerra assume brevi incarichi di Governo come Ministro senza portafoglio, Vice Presidente del Consiglio e Ministro della Guerra, rispettivamente nei Governi Bonomi, Parri e De Gasperi. Accetta la nomina ad Ambasciatore a Mosca, propostagli da Nenni, per la viva curiosità che nutre per un mondo ed un Paeseche ha svolto un ruolo determinante nella sconfitta del nazismo. Nella sua lunga esperienza diplomatica di Ambasciatore a Londra (1952-1954), a Washington (1955-1961), a Parigi (1961-1964), e di Segretario Generale della NATO (1964-1971), Mosca è la prima tappa. Dopo l’arrivo in URSS, nel febbraio ’47, difende per un tratto la propria originariaispirazione neutralista, contraria ad una scelta atlantica cui si convertirà invece progressivamente, sino a divenirne emblematico rappresentante, negli anni del suo molto apprezzato esercizio delle funzioni di Segretario Generale della NATO. A Mosca, Brosio deve subito confrontarsi al problema dell’assoluto silenzio osservato dai sovietici sulla sorte degli oltre 60mila militari italiani mancanti all’appello, dopo il rimpatrio nel 1946 di circa 21mila prigionieri. Attorno a tale nodo di capitale importanza, gravitano altri contenziosi, rilevanti per l’estrema gravità degli illeciti internazionali in cui si concretano. Tra di essi la detenzione, in violazione dei principi-base del Diritto Internazionale, dei diplomatici membri delle Legazioni della R.S.I. formalmente accreditati dal settembre ’43 presso gli allora legittimi Governi di Bucarest e Sofia, ma sequestrati dall’Armata Rossa tra l’agosto ed il settembre ’44 e detenuti a Mosca da anni, in condizioni di totale isolamento dal mondo e senza che le Autorità italiane ottengano informazioni sulle loro condizioni di semplici “ostaggi” nelle mani di uno Stato “vincitore” intenzionato ad avvalersene, a tempo debito, come merce di scambio nei confronti dello Stato “vinto” cui le vittime appartengono. Dalla dettagliata ricostruzione della faticosa stagione negoziale attraverso cui Brosio perviene alla loro liberazione, emerge non soltanto la personalità di un capace ed ammirevole servitore dello Stato, ma anche quella di un gentiluomo dalle ineguagliabili doti umane, testimoniate anche dai suoi “Diari di Mosca”, preziosa fonte rivelatrice di tutto quanto sotteso, alla altrimenti anodina prosa burocratica, in termini di intensa partecipazione umana di questo grande Ambasciatore alla drammatica vicenda dei diplomatici della R.S.I. per lunghi anni languenti nelle galere sovietiche.

introduce
Enrico Morbelli

intervengono
Giovanni Belardelli
Umberto Vattani

sarà presente l’autore

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