Roma, Museo Storico della Guardia di Finanza, mercoledì 13 marzo, ore 17, presentazione del volume di Tito Lucrezio Rizzo dal titolo “Parla il Capo dello Stato”, pubblicato per i tipi della Gangemi Editore.

Roma, Museo Storico della Guardia di Finanza, mercoledì 13 marzo, ore 17, presentazione del volume di Tito Lucrezio Rizzo dal titolo “Parla il Capo dello Stato”, pubblicato per i tipi della Gangemi Editore.

Mercoledì 13 marzo 2013 alle ore 17, presso la sala conferenze del Museo Storico della Guardia di Finanza, ubicato all’interno della Caserma Sante Laria, piazza Mariano Armellini 20, verrà presentato il volume di Tito Lucrezio Rizzo dal titolo Parla il Capo dello Stato”, pubblicato per i tipi della Gangemi Editore.

Fervono dibattiti di stampa, di politica e di studio, circa il ruolo rivestito dal Capo dello Stato, che nel corso della storia repubblicana – pur a Costituzione immutata – ha subito una crescente visibilità, tale da passare dall’interpretazione della funzione che in origine doveva risultare più vicina a quella del “confessore che non del predicatore” (così Vittorio Zincone), a quella in ultimo definita “a fisarmonica” (così Giuliano Amato), per la capacità espansiva dei poteri presidenziali in presenza di maggioranze deboli e inefficienti, come di una rilevante instabilità di sistema.

Tito Lucrezio Rizzo, Consigliere della Presidenza della Repubblica e Docente universitario, autore del libro Parla il Capo dello Stato. Sessanta anni di vita repubblicana attraverso il Quirinale 1946-2006 (Gangemi Editore), con prefazione di Gaetano Gifuni, Segretario generale onorario della Presidenza della Repubblica, partendo dai riferiti presupposti, ha analizzato le mutazioni intervenute nel tempo.

Oltre all’opportunità di conoscere e di servire l’Istituzione Presidenza della Repubblica nell’arco – ad oggi – dei cinque titolari avvicendatisi a far data da Pertini. l’autore si è avvalso dell’esame di documenti di archivio, quotidiani d’epoca e contributi di dottrina, che hanno supportato un’analisi nella quale l’identità umana di ciascun Presidente si è proiettata nella dimensione istituzionale, al fine di capire meglio il ruolo effettivo di ciascun Capo dello Stato, attraverso il vissuto personale ed alla formazione politico-culturale dei protagonisti di una storia istituzionale ai più sconosciuta, e perciò maggiormente avvincente.

Il libro vuole stabilire un ideale colloquio tra il Lettore e coloro che hanno ricoperto le più alte responsabilità pubbliche, con un taglio sì divulgativo, ma non di cronaca mondana; scientificamente documentato, ma non rivolto al solo mondo accademico. L’ottica perseguita dall’autore, è stata quella di fornire una ricostruzione seria ed attendibile, senza incorrere in fastidiosa erudizione. Ciò allo scopo di avvicinare il più possibile alle Istituzioni, i giovani ed i meno giovani, ricostruendo i travagli, le tensioni ideali, i momenti difficili e quelli felici di un’Italia filtrata, nell’arco di oltre 60 anni, tramite l’esperienza pubblica degli inquilini del “Colle” per eccellenza.

Il tema ineludibile delle “esternazioni presidenziali”, trasversale ai vari mandati, è correlato alla centralità venuta ad assumere dal Capo dello Stato, per cui oggi non si discute più della legittimità – ormai acquisita – delle stesse, ma solo dei limiti del correlato potere: qui viene evidenziato che ogni qualvolta il Capo dello Stato non possa altrimenti esercitare, con la necessaria incisività ed efficacia, la funzione di garanzia dei valori e dei principi contenuti nella Costituzione, ogni esternazione legata a quella garanzia, va considerata come la forma più alta ed aggiornata del ruolo che il Presidente della Repubblica è chiamato ad interpretare – sono parole di Calamandrei – come “viva voce della Costituzione” medesima.

Relatori:
Luciano Luciani, Generale di Corpo d’Armata (a.r.)
Maurizio Pagnozzi, Colonnello GDF
Tito Lucrezio Rizzo, Consigliere titolare OCS

 

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