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Roma, Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande, giovedì 12 settembre, ore 18.30, inaugurazione mostra e presentazione del catalogo GIANFRANCO D’ALONZO: LAND OF PRAYER ALIAS, edito per i tipi della Gangemi editore

Roma, Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande, giovedì 12 settembre, ore 18.30, inaugurazione mostra e presentazione del catalogo GIANFRANCO D’ALONZO: LAND OF PRAYER ALIAS, edito per i tipi della Gangemi editore

Dal 12 settembre al 25 ottobre 2013, presso la Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande di Roma, Via degli Ausoni 7a, inaugurazione della mostra Gianfranco D’Alonzo: Land of prayer alias, catalogo della mostra pubblicato per i tipi della Gangemi editore.

La mostra sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20.

Land of prayer Alias è la tappa centrale di un lavoro che si snoda in tre diversi momenti. Il primo, Land of Prayer,  ha fatto della rete telematica il proprio mezzo di comunicazione, un punto di partenza e d’incontro, che sul web ha visto la nascita nel 2011. Un campo di preghiera che diventa un punto nevralgico del pensiero e del lavoro di D’Alonzo che pone così le basi per un dialogo in cui lo schermo del computer fa da tramite e da supporto al tempo stesso.

Negli spazi della Galleria Casagrande ci troviamo a vivere il secondo step di questo progetto. Uno spazio fisico in cui viene sviluppato un lavoro psicologico e riflessivo che innesca un procedimento di immersione totale nello spazio e nell’opera stessa. L’ambiente composto da diverse opere diventa un unicum dinamico ed energico che si districa fra differenti livelli di comunicazione e arte. La parete di fondo della galleria realizza un parallelo con il web e lo schermo stesso del computer, tappeti lavorati al centro del pavimento ci accompagnano nel percorso fisico ed interiore verso la completa immersione ambientale e mentale.

In mostra anche opere pittoriche in cui D’Alonzo affronta linguaggi multipli e tecniche fra le più svariate. Utilizzando il medium come piattaforma di comunicazione e dialogo, D’Alonzo agisce a diversi livelli e si pone in contatto con lo spettatore. Ciò che risalta in particolar modo nel progetto di Gianfranco D’Alonzo e nei suoi lavori, è il particolare contatto che ricerca con il fruitore, c’è un continuo interesse nella stimolazione intellettiva umana, lo spettatore abbandona quindi il suo ruolo passivo ed inerme e diventa elemento partecipante e costitutivo dell’opera stessa.

La terza tappa del progetto prevede la pubblicazione di un volume conclusivo che unisce le varie fasi del lavoro e ne amplia i contenuti con testi e scritti che diventano parte del progetto artistico stesso.
La mostra sarà accompagnata dal catalogo  pubblicato dalla Gangemi editore con testi e commenti di Emma Ercoli e Franco Speroni.

Gianfranco D’Alonzo è nato a Roio del Sangro nel 1958. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma, dal 1983 partecipa a numerose esposizioni in Italia e all’estero. E’ docente di Grafica d’Arte – Tecniche dell’Incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze.Vive e lavora a Firenze e ad Anguillara Sabazia, in provincia di Roma. Segue una ricerca “pittorica” accompagnata da un’intensa attività espositiva in ambito nazionale e internazionale. Negli ultimi anni, nel verificare il potenziale linguistico e sociale della pittura, apre a tematiche di condivisone che indirizzano la ricerca verso contesti no profit e ambienti irrituali, rinnovando il proprio statuto di lavoro.

Land of prayer Aliasis the central stage of a work articulated in three different moments. The first one, Land of Prayer, used the telematic network as its means of communication, a starting point and a point of encounter, which was born on the web in 2011. A land of prayer becomes a neuralgic point of thought and work for D’Alonzo who in this way lays the foundations of a dialogue where the computer screen acts as a means and support together.

In the premises of the Casagrande gallery we participate in the second step of this project. Within the physical space, a psychological and reflective process is developed and triggers a procedure of total immersion in the space and in the work itself. The environment, made up by several works, becomes a dynamic and energetic unique whole that unravels itself at different levels of communication and art. The gallery’s back-wall realizes a parallel with the web and the computer screen itself; worked carpets at the centre of the floor lead us along the physical and interior pathway towards a complete environmental and mental immersion.

On show there are also paintings where D’Alonzo affords multiple languages and techniques. D’Alonzo, by using the medium as a platform of communication and dialogue, acts at different levels, thus getting in touch with the viewer. What is particularly outstanding in Gianfranco D’Alonzo’s project and works, is the peculiar contact he seeks with the viewer – there is a continuous interest in human intellectual stimulation, whereby the viewer gives up his/her passive and harmless role and becomes a participating and constitutive element of the work itself.

As the project’s third stage, the publication of a final volume is foreseen, which should link the different stages of the work together and widen their contents with texts that will become an integral part of the whole art project.

The show comes with a cataloguepublished by Gangemi editor containing texts and comments by Emma Ercoli and Franco Speroni.

Gianfranco D’Alonzo was born at Roio del Sangro (Italy) in 1958. As a laureate of the Academy of Fine Arts of Rome, starting from 1983 he participated in numerous shows in Italy and abroad. He is working as a lecturer in Art graphics and engraving techniques at the Academy of Fine Arts of Florence. He is living and working in Florence and Anguillara Sabazia (Rome). He is devoted to a search in “pictorial” matters, accompanied by an intense exhibition activity at the national and international level.During the last years, while trying to assess the linguistic and social potential of painting, he has been opening his search to sharing themes in non-profit contexts and irritual environments, thus renewing his worker status.

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