Roma, Teatro Centrale Carlsberg, giovedì 11 aprile, alle ore 19.30, durante l’evento ”Leggi in Salute” intervista da parte di Franco di Mare a Michelangelo Bartolo sul volume LA NOSTRA AFRICA, edito per i tipi della Gangemi Editore.
Roma, Teatro Centrale Carlsberg, giovedì 11 aprile, alle ore 19.30, durante l’evento ”Leggi in Salute” intervista da parte di Franco di Mare a Michelangelo Bartolo sul volume LA NOSTRA AFRICA, edito per i tipi della Gangemi Editore.
Giovedì 11 Aprile, ore 19.30, presso il Teatro Centrale Carlsberg di Roma, Via Celsa 6, durante l’evento “Leggi in Salute” intervista da parte di Franco di Mare a Michelangelo Bartolo sul volume LA NOSTRA AFRICA, edito per i tipi della Gangemi Editore.
Non è solo un libro da leggere: è anche un libro da vivere. È la storia di un medico che ha scelto di essere anche un missionario in Africa. Questa è la sua prima testimonianza scritta con passione, vivacità, humour. Aspettiamo la seconda. [Roberto Gervaso]
All’interno note di Roberto Gervaso, Max Gazzè, Enrico Varriale, Mario Marazziti, Lorella Cuccarini, Walter Veltroni, Paola Saluzzi, Giobbe Covatta, Riccardo Cristiano
Non è il solito romanzo sul duro lavoro di un medico in missione ma qualcosa di più. È un racconto scritto in prima persona che ripercorre i passi compiuti da uno dei protagonisti che ha realizzato con tenacia e perseveranza uno dei più importanti programmi di cura per combattere l’Aids in Africa. L’originalità di questo angiologo romano è nel raccontare un’Africa concreta, reale, con il suo fascino e la sua miseria, usando uno stile leggero e sempre con una vena ironica che rende la lettura estremamente piacevole, scorrevole, divertente, mai banale. È un diario di viaggio che inizia in Mozambico, attraversa la Tanzania e termina in Africania, paese simbolico e concreto insieme, specchio di un’Africa dalle tante contraddizioni. Con l’autore siamo condotti dalle grandi capitali africane a villaggi lontani, tutt’oggi sconosciuti perfino a “Google Earth” che divengono per noi luoghi straordinariamente familiari. Il libro di Bartolo è l’emblema di quello che può fare una persona normale quando è animato da un disegno umanitario. Un uomo pigro, capace di mangiare solo frutta perché non ha voglia di mettersi a cucinare ma che allo stesso tempo, insieme ad un pugno di suoi amici, ridona un futuro a migliaia di persone. L’autore, riga dopo riga, accumula fallimenti, dinieghi, dietrofront e talvolta rimane – e noi suoi lettori con lui – intrappolato in una tela vertiginosa di pastoie burocratiche. Eppure, proprio imparando a superare le “inutilità” di alcune richieste della burocrazia locale, si renderà sempre più utile e i risultati saranno sorprendenti: migliaia di uomini, donne, bambini che risorgono alla vita e che testimoniano che l’Aids non è più una condanna. L’esperienza di Michelangelo Bartolo interroga, appassiona, diverte, affascina ed arriva dritta fino al nostro cuore e alle nostre coscienze.
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