Il testo ripercorre gli itinerari morettiani nel cuore dei Castelli Romani dal 1937 al 1942, quando l’architetto romano realizzò una serie di ville immerse nel verde, nella lottizzazione Parco dei Laghi, sita in Galloro, nei pressi di Ariccia. Si trattava allora di luoghi incontaminati, a poca distanza da Roma ma come immersi in un’atmosfera atemporale, rimandante al fascino della latinità. Tutto ciò non poteva che affascinare un cultore dell’antico come Moretti, che progettò case per gli ozi e l’eleganza, la riflessione e l’edonismo, avendo quali committenti figure importanti della cultura, dello spettacolo, dell’economia di allora.
Il libro propone per la prima volta anche inediti dati della biografia di Moretti, sinora rimasti immersi nell’ombra. L’autrice pubblica infatti i verbali d’interrogatorio di Moretti in carcere dopo la fine del fascismo, gettando una nuova luce sulla sua storia politica.Per troppi anni la biografia di Moretti ha mostrato delle inaccettabili lacune che la ricerca storiografica può agevolmente colmare, proprio nel periodo della giusta consacrazione dell’architetto come uno dei grandi progettisti del Novecento.