Roma, Archivio Storico della Presidenza della Repubblica. Venerdì 5 dicembre 2025, ore 15.30. Presentazione del volume ICOM ITALIA DALLE ORIGINI AD OGGI (1947-2024), Gangemi Editore ( Cloned )
Roma, Archivio Storico della Presidenza della Repubblica. Venerdì 5 dicembre 2025, ore 15.30. Presentazione del volume ICOM ITALIA DALLE ORIGINI AD OGGI (1947-2024), Gangemi Editore ( Cloned )
I “Beni culturali” da Bottai a Spadolini
Identità, Tutela e Conservazione del Patrimonio culturale
Ciclo di Seminari organizzati dall’Archivio storico della Presidenza della Repubblica nel Centenario della nascita di Giovanni Spadolini
“…L’Italia che è dentro ciascuno di noi è espressa dalla cultura umanistica, dall’arte figurativa, dalla musica, dall’architettura, dalla poesia e dalla letteratura di un unico popolo. L’identità nazionale degli italiani si basa sulla consapevolezza di essere custodi di un patrimonio culturale unitario che non ha eguali al mondo.
Forse l’articolo più originale della nostra Costituzione repubblicana è proprio quell’articolo 9 che, infatti, trova poche analogie nelle costituzioni di tutto il mondo: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. La Costituzione ha espresso come principio giuridico quello che è scolpito nella coscienza di ogni italiano. La stessa connessione tra i due commi dell’articolo 9 è un tratto peculiare: sviluppo, ricerca, cultura, patrimonio formano un tutto inscindibile. Anche la tutela, dunque, deve essere concepita non in senso di passiva protezione, ma in senso attivo, e cioè in funzione della cultura dei cittadini, deve rendere questo patrimonio fruibile da tutti. Se ci riflettiamo più a fondo, la presenza dell’articolo 9 tra i “principi fondamentali” della nostra comunità offre una indicazione importante sulla “missione” della nostra Patria, su un modo di pensare e di vivere al quale vogliamo, dobbiamo essere fedeli…La doverosa economicità della gestione dei beni culturali, la sua efficienza, non sono l’obiettivo della promozione della cultura, ma un mezzo utile per la loro conservazione e diffusione…La promozione della conoscenza, la tutela del patrimonio artistico non sono dunque una attività “fra altre” per la Repubblica, ma una delle sue missioni più proprie, pubblica e inalienabile per dettato costituzionale e per volontà di una identità millenaria…”
(ASPR, Intervento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in occasione della Consegna delle Medaglie d’Oro ai Benemeriti della Cultura e dell’Arte, Palazzo del Quirinale 5 maggio 2003)
“…Borromini, caduta l’immagine mitica che avevo coltivato nell’infanzia, si rivelava, attraverso la lettura dei documenti e l’affettuosa frequentazione delle sue opere, il poeta della contraddizione, un uomo che si era servito dell’architettura non per risolvere definitivamente dei problemi ma per porsene sempre di nuovi, per estendere oltre i confini del già sperimentato il territorio dell’architettura. Mi appariva sempre più chiaro che fare l’architettura voleva dire domandare, porre dei problemi, scoprire nuove regioni di un Paese sterminato e ancora ricco di zone inesplorate. In questo Paese la regione borrominiana era ai confini dell’ignoto; solo attraversandola era forse possibile un giorno metter piede dove nessuno era stato prima.
A sedici anni composi nel mio laboratorio domestico, insieme a una serie di libri di poesie, un grande libro su Borromini scritto a macchina e pieno di disegni ispirati dalle sue architetture. Il frontespizio era volutamente ambiguo e suonava: «Francesco Borromini; di Paolo Portoghesi», suggerendo il dubbio che l’autore fosse stato il grande architetto e il soggetto la giovane recluta che affrontava, pieno di timidezza e di umiltà un incontro decisivo per la sua vita…”
(da P. Portoghesi, Roma/amoR. Memoria, racconto, speranza, Marsilio, Venezia 2019)
Le eredità di Paolo Portoghesi nelle carte del suo archivio
nei sessant’anni dei volumi
P. Portoghesi, Borromini nella cultura europea, Officina Edizioni, Roma 1964
P. Portoghesi, Roma barocca. Storia di una civiltà architettonica, Carlo Bestetti Edizioni d’arte, Roma 1966
Incontro di studio
Introduzione ai lavori
Marina Giannetto, Sovrintendente dell’Archivio storico della Presidenza della Repubblica
Interventi
Lorenza Baroncelli, Direttrice MAXXI Architettura e Design contemporaneo; Erio Carnevali, Artista, Curatore del volume “Paolo Portoghesi Fotografo” (Gangemi, 2023); Marcello Fagiolo, già Professore ordinario di Storia dell’Architettura presso l’Università di Roma “Sapienza”; Margherita Guccione, Direttore scientifico del Grande MAXXI; Angela Parente, Centro Archivi MAXXI Architettura; Luca Ribichini, Professore di Disegno presso il Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura (DSDRA), Università di Roma “Sapienza”; Christian Rocchi, Presidente Ordine degli Architetti di Roma e provincia; Claudio Strinati, Segretario Generale dell’accademia Nazionale di San Luca
5 dicembre 2025, ore 15.30
Archivio Storico della Presidenza della Repubblica
Palazzo Sant’Andrea, Via del Quirinale, n.30 – 00187 Roma – Tel. 06 46993332
Si chiede di confermare la presenza entro il 3 dicembre 2025 inviando i propri dati (nome, cognome, luogo e data di nascita) all’indirizzo archivio_storico@quirinale.it
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