Roma, Biblioteca Vallicelliana, giovedì 25 febbraio 2016, ore 17.00, presentazione del libro EFFEMERIDI ROMANE Gangemi editore

Roma, Biblioteca Vallicelliana, giovedì 25 febbraio 2016, ore 17.00, presentazione del libro EFFEMERIDI ROMANE Gangemi editore

Giovedì 25 febbraio 2016, ore 17.00, nel Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana, Piazza della Chiesa Nuova 18, Roma presentazione del libro Effemeridi Romane. Volume Primo 1828-1860 a cura di Giuseppe M. Croce, pubblicato per i tipi della Gangemi editore.

La fama di monsignor Vincenzo Tizzani (1809-1892) è da sempre legata alla lunga ed affettuosa amicizia con Giuseppe Gioachino Belli. Il sodalizio del prelato con il grande poeta, reso memorabile dalla tutela degli autografi dei celebri sonetti affidatigli dal Belli, non fu comunque che un episodio, per quanto importante, nella longeva e feconda esistenza di monsignor Tizzani, conoscitore profondo e disincantato della Roma del suo tempo, assai vicino ai papi Gregorio XVI e Pio IX, mantenendo però sempre un lucido spirito critico, frutto anche di un lungo tirocinio accademico. Entrato giovanissimo tra i Canonici regolari di S.Pietro in Vincoli, dove il Belli era di casa, Tizzani vi divenne abate procuratore generale, prima di essere nominato nel 1843 vescovo di Terni, per far poi definitivamente ritorno nella sua Roma ed occupare l’ufficio di Cappellano maggiore dell’esercito pontificio. Docente di storia della Chiesa alla Sapienza fin dal 1833, il prelato ricoprí anche delicati incarichi di consultore nella Curia Romana, in particolare della Congregazione dell’Indice, ed ebbe un ruolo importante nella vita ecclesiastica, prendendo parte ad eventi significativi, come la redazione del celebre Sillabo ed il Concilio Vaticano I, di cui fu attento e critico memorialista. Ma il Tizzani fu anche uomo generoso e benefico nei vari ambienti sociali della Roma dell’Ottocento, attento ai bisogni del “ricco e del poverello” come scriverà di lui l’amico Belli. La perdita totale della vista, che fu la grande tragedia della sua vita, non fiaccò la tenace volontà dell’uomo avvezzo al ministero sacerdotale ed agli studi austeri. Grande estimatore di Antonio Rosmini che difese coraggiosamente presso Pio IX e Leone XIII, Tizzani continuò infatti ad insegnare alla Sapienza fino al 1870, e a seguire, prima e dopo la caduta del potere temporale, le vicende della Chiesa e della società romana, fino alla morte avvenuta nel 1892. Amico di personalità come Silvio Pellico, Gino Capponi, Gaetano Moroni, Luciano Bonaparte, Antonio Stoppani, Carolina de Sayn-Wittgenstein (la musa di Liszt), Tizzani ha consegnato i ricordi della sua vita in un diario che attraversa gran parte dell’Ottocento, le Effemeridi, di cui inizia con questo volume la pubblicazione integrale.

Indirizzo di saluto
Paola Paesano, direttore della Biblioteca

introduce e coordina
Marcello Teodonio
, presidente del Centro Studi G.G.Belli

interventi
Mons. Sergio Pagano, Prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano
Mons. Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia
Francesco Margiotta Broglio, docente emerito dell’Università di Firenze
Romano Ugolini, Presidente dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano

Sarà presente il curatore

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